15/12/07

Area - Arbeit Macht Frei (1973)


Luglio, Agosto, Settembre (Nero)

Giocare col mondo facendolo a pezzi
Bambini che il sole ha ridotto già vecchi

Non è colpa mia se la tua realtà
Mi costringe a fare guerra all'omertà.
Forse così sapremo quello che vuol dire
Affogare nel sangue tutta l'umanità.

Gente scolorata quasi tutta eguale
La mia rabbia legge sopra i quotidiani.
Leggi nella storia tutto il mio dolore
Vedi la mia gente che non vuol morire.

Quando guardi il mondo senza aver problemi
Cerca nelle cose l'essenzialità
Non è colpa mia se la tua realtà
Mi costringe a fare GUERRA ALL'UMANITA'

Arbeit Macht Frei

Nelle tue miserie
Riconoscerai
Il significato
Di un arbeit macht frei.

Tetra economia
Quotidiana umiltà
Ti spingono sempre
Verso arbeit macht frei.

Consapevolezza
Ogni volta di più
Ti farà vedere
Cos'è arbeit macht frei.

Consapevolezza

Se un giorno vorrai
il tuo cervello
Tu farai quello che già sai:
sciogli i capelli, sali insieme a me,
Viaggia nel cielo tra luci di stelle,
Cavi d'acciaio che danzano muti,
Lascia partire il tuo ascensore.
Tu allora vedrai
tutta la squallida realtà
di un tabù che l'umanità
ha sempre vissuto senza libertà
tutto l'amore ridotto nel nulla
riposa vecchio tra mostri di muffa
Lascia partire il tuo ascensore.
Schiaccia sul muro senza pietà
La tua morale che ti vuole ancora
imprigionato tra mediocrità
Lascia partire il tuo ascensore
Lascialo andare e prendi il potere.

Le Labbra Del Tempo

Dentro di me
sale la rabbia sorda
che mi hai risvegliato tu
un mondo che non ho
L'uomo che ha perso
la sua animalità
nel buio bianco
di un'idiota idealità
Solo chi è nudo
riesce a capire
la tua forza muta
che comunica realtà
Facce sporche di paura
si nascondono nel buio
luci spente sugli altari
di una stupida umiltà
gesti, urla, rabbia, (gemiti),
(coiti), (vivere),
senza nulla dire
senza nulla fare
è un diritto che io ho....io ho.

240 Chilometri Da Smirne

Strumentale

L'Abbattimento Dello Zeppelin

Dicono tutti che è colpa mia
viaggiava nel cielo gonfiato dal vento
sembrava ubriaco di un grande potere
Un rumore d'acciaio lo ha fatto cadere
piombare nel fango senza più stile
Dicono tutti che è colpa mia
giocano tutti con il corpo sgonfiato
dal vento che è senza memoria
Dicono tutti che è colpa mia,
il vento mi ha detto che morirò.

Dedicato a Frazz - Semiramis (1973)

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Bottega del rigattiere

Quattro fili da un sostegno
che ti regge a malapena
l'odissea peccaminosa
trova sfogo nelle mani
di un fantastico arlecchino

Dal racconto degli attori
si ricordano dettagli
i bambolotti in coma
da acquistare in un negozio
la vetrina con due faccie
compre e vende la città

Vecchio mercante dal cuore di ghiaccio
solo le favole tu hai cancellato
nella bottega con scritto il tuo nome
trovo soltanto speranze perdute

Non un giardino ma fonte fatata
o dei viali di un parco di fiaba
quanti altri oggetti che non esistono piu'

Il mio aquilone si perde nel cielo
ballando quel valzer di un musicista fallito
ripianto e ormai morto

Luna park

Vorrei
restare al centro
di mille lampadine
e comprare
anche le stelle
e poi tirarle in bersaglio alle ore
che ti siedono stanche
nella mente

Un teatro innocente
che ti lascia sognare
mille gioie profonde che voglio provare
luminose parti di riflessi

E soffiare sui muri
e cercare per terra
un soldino di rame
che possa pagare
due minuti ancora
di ricordo

Uno zoo di vetro

Nelle mie parole
che non riesco a fermare
comprano il fiore
che copriva il mondo
comprano il cielo
che copriva il mondo

E vedo nelle ombre
sotto di me impazzite
restare senza aria
in uno zoo di vetro

Per una strada affollata

I manichini con gli occhi affondati nel vuoto, vuoto!
che guarda la gente che passa davanti
e che vuole degli occhi di vetro sognanti
Nel centro di un mondo lontano dal mondo in cui crede, crede
E' la paura che scorre nel sangue
ma cade davanti palazzi
chiudendo la strada e battendo la porta di casa, casa!

Dietro una porta di carta

E nel silenzio intorno a me
ritrovo la semplicita'
la personalita'
la mia aggressivita'

Ritorno dal mio cielo
son solo nella stanza
brucio il mio ideale stanco
che fa l'amore con un foglio posato
su uno scrigno bianco
dal quale esce
riluttante
Un ragno un ragno un ragno un ragno

Frazz

Tempo fa pensavo
a un cavallo alato
che ti portava sulla luna intorno al cielo
in un sole congelato tra le nuvole dorate

Hai tanti personaggi di un mondo di cartone
che ti travolge con le sue false storie

Le figure che si muovono in campo disegnato
sulla carta di un giornale per bambini neonati

In fondo a cosa serve cercar la verita'

Clown

La mia commedia muore
con la testa piegata dolcemente
sulla spalla, sulla spalla

E' finito il terzo atto
E' finita la commedia

vieni fuori! vieni fuori!
vieni fuori! vieni fuori!

Sull'amore di un signore con la barba
che cammina lentamente
col bastone che risuona
sulla strada buia e vuota

Le promesse a quel signore
che disprezza un nano stanco
che truccato nel suo circo
piange e cala giu' il sipario

Ultima luce su un pagliaccio
solo al centro di sè stesso