15/09/07

Aria - Alan Sorrenti (1972)


Aria


Aria, in ogni angolo della mia stanza
io ti sto cercando
Aria, nei labirinti della mia mente
io ti sto inseguendo.
Principessa della mia carrozza
resta con me
dormi nella pace di questa sera
dentro di me
bianca la tua pelle, bianca la tua veste
danza, canta per me
il tuo viso brilla come una candela
aprendo la mia finestra nella sera.
Aria, dolce profumo di primavera
Aria, amaro ricordo di una sera.
Albero solitario
che risplendi in un campo di grano
io ti vado incontro
e ai tuoi rami io mi appendo
le tue foglie ho raccolto una alla volta
in ogni mia illusione, in ogni mia sensazione.
Principessa della mia carrozza
portami con te attraverso
monti sfuocati, mari annebbiati
l'alba nasce in te, il giorno muore con te.
Portami
nei grandi campi di neve
dove il sole non c'è, prendi tutto di me
le tue vene son fiumi tra le rocce
le tue mani pallidi monti nella notte.
Salto con te sulle ninfee
nelle cascate argentate
e sulle dune frustate dal vento.
E con il vento la mia carrozza
sulle tue orme bianche passa
e dinanzi a un monastero
si ferma.
Aria, tu mi apri la porta
e fuori sta piovendo
nelle stanze del tuo nido
io mi sto addentrando.
Aria, il mio corpo sul tuo corpo
si muove lentamente
Aria, il mio corpo sul tuo corpo
sprofonda dolcemente.
Aria, sto cercando di scoprire
di scoprire il tuo segreto.
Sono entrato nel tuo corpo
sono io l'universo
sono io il tuo corpo
sono io l'universo
nel tuo fiume sto scivolando
Aria, sto impazzendo.
Un uragano di colori si scatena dentro me
apro le braccia su di te
suoni di frusta schiacciati
da raffiche di pioggia
sui cavalli della mia carrozza.
Attraverso i vetri della mia stanza
guardo fuori e fuori piove
e nelle gocce sospese alla ringhiera
vedo le perle della tua corona.
Aria, in ogni angolo della mia stanza
io ti sto cercando
Aria, sull'asfalto bagnato della mia strada
io ti sto inseguendo e tu ti stai sciogliendo
Aria, io sento che ti sto perdendo.

Vorrei incontrarti

Vorrei incontrarti
fuori i cancelli di una fabbrica.
Vorrei incontrarti
lungo le strade che portano in India
Vorrei incontrarti
ma non so cosa farei
Forse di gioia io di colpo piangerei.
Vorrei trovarti
mentre tu dormi in un mare d'erba
e poi portarti nella mia casa sulla scogliera
Mostrarti i ricordi di quello che io sono stato
Mostrarti la statua di quello che io sono adesso.
Vorrei conoscerti
ma non so come chiamarti
Vorrei seguirti
ma la gente ti sommerge
Io ti aspettavo
quando di fuori pioveva
e la mia stanza era piena
di silenzio per te.
Vorrei incontrarti
fuori i cancelli di una fabbrica
Vorrei incontrarti
lungo le strade che portano in India
Vorrei incontrarti
ma non so cosa farei
Forse di gioia io di colpo piangerei.
Vorrei incontrarti
proprio sul punto di cadere
tra mille volti il tuo riconoscerei
Canta la tua canzone
cantala per me
Forse un giorno
io canterò per te.

La Mia Mente

La mia mente
la mia mente è piena
è piena di cose
piena di viti, cacciaviti e chiodi
piena di cose arrugginite e sacre
e questo treno le muove
e le scatena.
Ed io lotto, ed io le incateno
ed io le creo, ed io le ammucchio
e questo treno le muove
e le scatena.
La mia mente
la mia mente è un pallone
che vaga in un soffice sogno
e non ritorna più sulla terra
e la mia gente lo indica
e la mia gente lo lincia
Il primo colpo lo smuove
il secondo lo abbatte.
E questa cassaforte
di vecchie e antiche corazze
questa mente malata
precipita in una violenta cascata.

Un fiume tranquillo

È solo il fiume di un paese morto
riporta nel suo letto tranquillo
il mio povero scrigno
Un fiume tranquillo
che cancella i ricordi
una verde barella
dove un corpo stracciato si dichiara un fallito
Un fiume tranquillo
che mi salva da una violenta cascata
che sa dove è la mia casa
Un fiume che per me esiste.
La mia scarpa la troverete
vicino a un marciapiede
e il mio corpo lontano
nelle sale di un dormitorio
la mia mano in un fosso
e il mio occhio nel cielo.
Quel fiume sa dove è la mia casa
quel fiume per me esiste.
Quel fiume per me esiste, perché io credo
perché amo la vita, amo la gioia
perché io piango, perché io rido
ed il sasso che trovi per terra, quel sasso ti ama
e una voce che trovi per terra
quella voce ti ama
e io amo, io ti amo.
Amore ti voglio
non voglio morire
Amore ti amo
non voglio dormire
Amo la notte con il tuo cuscino
Amo le sue stelle con il tuo sorriso
Amo i fiori del nostro giardino.

2 commenti:

ddarko ha detto...

non capisco perchè si è rovinato con canzoncine come figli delle stelle e tu sei l'unica donna per me. a sentirlo sperimentare con la voce così, vengono i brividi. sembra il Jeff Burkley italiano!

passatempimusicali ha detto...

Il Tim Buckley vorrai dire! Era il padre a sperimentare così con la voce, non il figlio. Starseilor album capolavoro di questo stile vocale era uscito proprio uno-due anni prima di questo bel disco di Sorrenti.